martedì 17 maggio 2011

O.G.M: alcuni motivi per essere scettici.

O.G.M è la sigla degli organismi geneticamente modificati. Questo tipo di alimenti hanno portato a forti discussioni sul loro controllo da parte dell'uomo e hanno la fama di essere nocivi per la catena genetica naturale. In uno stato di incertezza scientifica attuale della scoperta dell'alterazione genetica, la politica europea è molto scettica in questo campo. Mentre gli americani hanno dato il via libera alla produzione di semi O.G.M., i paesi europei difficilmente riconoscono la produzione degli O.G.M. 
All'inizio si pensava fossero la soluzione contro la fame nel mondo perchè questi organismi possono essere modificati e adeguati a qualsiasi clima del pianeta e possono resistere a qualsiasi insetto.
La domanda che preme alcuni studiosi di questo settore è se davvero sia la soluzione contro la fame nel mondo e l'estrema povertà dei paesi del Terzo mondo.
Ovviamente non ci sono certezze, ma alcuni pensano che gli O.G.M siano una minaccia alla biodiversità della natura. Infatti si è constatato che gli organismi modificati possono in qualche modo contaminare altre aree agricole limitrofe. Ciò avviene per diversi fattori. Il polline rilasciato dalle piante O.G.M. vengono portate dal vento in luoghi in cui ancora non ci sono contaminazioni da organismi modificati. Altro fattore è che i semi di piante modificate entrano sul mercato di semi nell'agricoltura, perciò non si sa quale seme sia geneticamente modificato e quale sia quello non modificato.
Esiste tutta una disciplina alimentare internazionale che regola anche questo settore dell'agricoltura. Il "Codex Alimentarius" fu redatto a proposito come fonte internazionale di diritto alimentare. Fu sottoscritto e ratificato da moltissimi stati che aderiscono tutt'ora a tale disciplina. Tali stati intendono tutelarsi contro i rischi che possono derivare dall'alimentazione e dagli organismi geneticamente modificati. Ci sono numerose norme sulla salubrità dei cibi, norme d'igiene degli alimenti, sull'etichettatura, sul trasporto, conservazione e vendita dei prodotti alimentari. I consumatori hanno diritto a sapere la provenienza dei cibi, degli ingredienti usati nella preparazione di tale prodotto e se tale prodotto deriva da agricoltura O.G.M.
L'Italia è uno dei paesi che si è tutelato contro i rischi di questo tipo. Infatti essa ha una vasta disciplina alimentare presente sin dagli anni '60, come la legge nr. 283 del 1962 che disciplina tutta una serie di fasi dalla lavorazione dei prodotti alimentari e delle bevande, lo stoccaggio, il trasporto, i materiali a contatto con gli alimenti, gli additivi, l'etichettatura dei prodotti, i campionamenti, nonchè controlli sui prodotti sino alla distribuzione e alla vendita ai consumatori. Da notare l'enorme disciplina di una sola legge in questo settore. La disciplina italiana da sempre è stata cauta in campo alimentare e agricolo. La Corte di cassazione ha risposto il 19 gennaio 2011 al tentativo d'abrogazione di tale legge da parte del governo attuale, dicendo che la legge 283/1962 non fa parte delle leggi che sono state abrogate dalla legge246/2005. E' un enorme sollievo il fatto che una legge cosi importante per la sicurezza alimentare non sia stata abrogata.
La posizione dell'Italia sugli O.G.M. è sempre stata scettica, mentre l'Unione Europea impone agli stati membri l'astensione dall'intervenire per vietare la produzione di prodotti sul proprio territori in base al principio di mutuo riconoscimento, anche gli O.G.M. sono trattati in base al mutuo riconoscimento.
Il principio di precauzione riconosciuto dalla stessa U.E. dà per ora la possibilità agli stati membri di disciplinare con una certa elasticità il problema dei cibi O.G.M. Infatti l'Italia ha scelto solo certi territori limitati in cui produrre tali prodotti. Il principio di precauzione si basa sul classico detto: "Prevenire è meglio che curare" è un tipo di politica decisionale che gli stati adottano in caso di incertezze scientifiche in certi settori perciò lo stato o l'ente preferisce essere cauto nel dare il "via libera" su certe questioni, in questo caso degli organismi modificati. Un paese con tradizioni alimentari molto ricco deve continuare a disciplinare scrupolosamente il settore igienico-alimentare.

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